Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi...
Morte di un Poeta, Modena City Ramblers

venerdì 19 settembre 2008

Passa che ti passa

Ci sono dei giorni in cui essere noi stessi non basta, abbiamo bisogno di sentirci tutto, o molto per qualcuno. Ci sono dei giorni in cui crediamo che sorridere ad un bambino per strada sia affetto, ma è egoismo. Ci sono dei giorni in cui parlare apertamente di questo spaventa.
E come un giorno mi disse qualcuno, quando qualcosa spaventa, si tende ad inscatolarlo, a cercare di renderlo decifrabile, a semplificarlo.
Ma niente è semplice, e l'unica cosa che ci possiamo fare è accettarlo.
Accettare prima o poi che non ha veramente senso stare a fare equazioni sulla propria vita, perché noi non siamo dei numeri, nonostante questo è ciò che implicitamente ci stanno trasmettendo.

Oggi una signora al Supermercato, ridendo, mi ha detto: Dato che stai bevendo mi hai ricordato che devo comprare la Coca Cola.
Vi giuro, ho avuto la testa urtata da mille bolle di sapone per qualche minuto, coronata con il solito sorrisino ebete. Perché? Perché sentire ciò che Renzo disse a Lucia non mi emoziona mai quanto una signora che mi parla sorridendo al Supermercato?

Due sono le cose che sono arrivata a detestare di me. Una, è il cinismo in Amore. Voler spiegare l'amore come un processo chimico di attrazione, mischiato alla morbosità psicologica di persone che cercano di far sue le altre solo per ammirazione. E' come vedere un bell'oggettino. Lo vedi, ti piace. Vuoi che nessun altro possa averlo. Allora lo fai tuo. E lo ami.
La seconda, perché non apprezzo l'Arte come dovrei? Sono convinta che per tantissimi secoli gli antichi sono sopravvissuti senza far teatro, senza conoscere l'emozione di un dipinto. Perché per noi è cosi importante l'Arte? E soprattutto, perché io non riesco a trovare questa importanza?

Le persone sono ciò che di piu bello esista al mondo.

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