Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi...
Morte di un Poeta, Modena City Ramblers

giovedì 18 settembre 2008

Caducità

Esiste la caducità? La mia risposta è sì.
La vita stessa è caduca, fugace. Troppo fugace perché si possa capire come stare bene, come far star bene gli altri. Tutto è così tristemente relativo, e a noi restano solo le magre consolazioni dei carpe diem. E' incredibile come riesca a trovare sempre qualcosa di cui lamentarmi, quando la fugacità, quando la monotonia! Ma... La fugacità, in fondo, la adoro. La ammiro. La ammiro perché è in grado di regalarci cose che nessun altro attimo della nostra vita sarà in grado di darci. A volte ho l’impressione di non potercela fare mai, a volte questa caducità mi rassicura nella protezione del non sapere qualcosa che può farmi molto male.
Ma mi rendo anche conto di quanto spesso sia sfacciata, imprudente e cattiva la fugacità. Non guarda in faccia nessuno, non guarda in faccia l'età, il sesso o la condizione sociale, non si preoccupa di chi sta facendo annegare, o di chi sta salvando.
E fa male, fa male l'inaspettabilità di annegare, cosi, da un giorno all'altro. Posare una mano sul petto e poter sentire il proprio cuore smettere di battere, lento. E' una bomba, un maledetto ordigno che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Non possiamo far altro che aspettare, e goderci gli ultimi istanti, fino in fondo. Non ha senso muoverci, cercare di staccare fili dell'ordigno, è impossibile. Puoi convincerti forse di poter cambiare le cose, di fermare la bomba, ma è un'utopia nella quale è bene non cadere. Perché puoi solo perdere. Perdere tutto ciò che può restarti da vivere nella tua vita. Smettere una volta per tutte di evitare di soffrire, evitare di amare, evitare di vivere. Vivere finalmente. Perché ciò che fa più male è avere una vita ma non il coraggio di viverla. Concludo con la frase che fa da titolo al Blog di una persona che in questi giorni mi ha insegnato molto: Vivi la tua vita.

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